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Contrassegno unificato disabili europeo, via libera alla Piattaforma unica nazionale

La soluzione tecnica proposta dal Ministero delle Infrastrutture ha tenuto conto di alcune indicazioni fornite dal Garante e riguardanti, tra l’altro, il ruolo assunto dai vari soggetti coinvolti nel trattamento dei dati personali e i tempi di conservazione dei dati

Contrassegno unificato disabili europeo, via libera alla Piattaforma unica nazionale

Dal Garante per la protezione dei dati personali è arrivato il via libera al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili sul documento relativo alle specifiche tecniche della Piattaforma unica nazionale per la gestione del CUDE, cioè il contrassegno unificato disabili europeo, associato ai numeri di targa di veicoli che trasportano persone con disabilità. La proposta di semplificazione contiene la disciplina dettagliata di tutti gli elementi previsti dal Regolamento dell’Unione Europea nonché dal Codice a tutela della protezione dei dati e la relativa valutazione di impatto. Il documento specifica i dati trattati e i soggetti abilitati ad accedere alla Piattaforma, quali il titolare del contrassegno, il personale autorizzato del Comune e il personale autorizzato ad effettuare i controlli previsti dal Codice della strada. La Piattaforma, oltre a non prevedere la raccolta di dati riferibili al titolare-beneficiario del contrassegno, in un’ottica di minimizzazione, non acquisirà neppure il codice alfanumerico identificativo del CUDE. La soluzione tecnica proposta ha tenuto conto di alcune indicazioni fornite dal Garante e riguardanti, in particolare, il ruolo assunto dai vari soggetti coinvolti nel trattamento dei dati personali, le funzionalità della Piattaforma, i profili di autorizzazione, le modalità per rendere l’informativa agli interessati e quelle per l’esercizio dei diritti, i tempi di conservazione dei dati, le opportune misure tecniche e organizzative e le procedure di autenticazione degli utenti. In particolare, la consultazione delle informazioni della Piattaforma da parte degli operatori autorizzati dei Comuni e dei cosiddetti enti aggregatori, nonché dei soggetti deputati ad effettuare i controlli previsti dal Codice della strada, sarà consentita solo per i rispettivi compiti, e comunque, accessi e operazioni effettuate saranno oggetto di tracciamento. (Parere del 28 aprile 2022 del Garante per la protezione dei dati personali)

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