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Partita di calcetto: nessuna responsabilità se la testata inferta all’avversario è involontaria

Da respingere la richiesta di risarcimento avanzata dal calciatore che a causa della testata subita ha riportato seri danni

Partita di calcetto: nessuna responsabilità se la testata inferta all’avversario è involontaria

Testata forte ma non volontaria. Esclusa, quindi, la possibile responsabilità civile. Ed escluso il ristoro economico per i danni riportati dalla persona che la testata l’ha subita. Contesto della vicenda presa in esame dai giudici è una partita di calcetto. Durante il match un giocatore viene centrato con una testata da un altro giocatore e riporta una frattura del naso e una della bocca. Consequenziale l’azione risarcitoria da parte della persona danneggiata. Ma i dettagli dell’episodio portano ad escludere la responsabilità del calciatore che si è reso protagonista della testata. I giudici ritengono accertata, difatti, la accidentalità della testata, verificatasi perché il calciatore che era seduto si è rialzato a terra ed è andato a colpire il calciatore che era chinato su di lui. Questi dettagli consentono, in sostanza, di ritenere non dimostrato che il danno sia stato causato da una condotta volontaria e neanche propriamente colposa. Per quanto concerne la gravità delle lesioni provocate dalla testata, i giudici le collegano ai pregressi interventi subiti dalla persona colpita dalla estata. (Ordinanza 15607 del 16 maggio 2022 della Corte di Cassazione)

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