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Premi al cliente per convincerlo a non cercare altri fornitori: difficile comunque parlare di abuso di posizione dominante

Messa in discussione la multa da un miliardo di euro decisa dalla Commissione europea nei confronti di una società che produce schede madri

Premi al cliente per convincerlo a non cercare altri fornitori: difficile comunque parlare di abuso di posizione dominante

Difficile parlare di abuso di posizione dominante della società nonostante i premi garanti al cliente. Legittima e consequenziale, perciò, la cancellazione della multa. I giudici hanno messo in discussione il provvedimento adottato dalla Commissione europea e mirato ad infliggere alla società Qualcomm un’ammenda di circa un miliardo di euro. Nel gennaio del 2018 la Commissione ha inflitto a Qualcomm un’ammenda di quasi un miliardo di euro per abuso di posizione dominante sul mercato mondiale dei chipset (prodotti destinati all’inserimento in smartphone e tablet per consentire di collegarsi alle reti cellulari ) compatibili con lo standard di telefonia cellulare Long-Term Evolution (LTE). Secondo la Commissione l’abuso si è protratto per cinque anni, e tale abuso era caratterizzato dall’esistenza di accordi che prevedevano premi a titolo di incentivo, in forza dei quali Apple doveva rifornirsi esclusivamente da Qualcomm per il suo fabbisogno di chipset LTE. E la Commissione ha ritenuto che tali premi, che essa qualifica come premi di esclusiva, fossero idonei a produrre effetti anticoncorrenziali, in quanto avevano disincentivato Apple dal passare a fornitori di chipset LTE concorrenti, condizione non sufficiente a dimostrare il loro carattere anticoncorrenziale rispetto all’intero fabbisogno di Apple. (Sentenza del 15 giugno 2022 del Tribunale dell’Unione Europea)

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