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Ritoccato il conteggio dei chilometri: vizio difficilmente accertabile e contratto risolto

Legittima l’azione giudiziaria proposta dall’acquirente della vettura usata. Il vizio è emerso solo grazie ad alcuni controlli tecnici

Ritoccato il conteggio dei chilometri: vizio difficilmente accertabile e contratto risolto

Se risulta pesantemente ritoccato il conteggio dei chilometri della vettura usata venduta, allora è lecita l’azione proposta dal compratore e mirata ad ottenere la risoluzione del contratto e la restituzione di quanto già pagato. Nella vicenda presa in esame dai giudici è acclarato che, a seguito della stipula del contratto di compravendita tra acquirente e venditore (che peraltro aveva a sua volta acquistato la vettura da una srl), è venuto alla luce il vizio lamentato dal compratore, ossia l’importante alterazione del contachilometri, e ciò è stato possibile solo a seguito di apposito accertamento tecnico, avvalendosi dell’opera di esperti e di macchinari altamente tecnologici. In sostanza, vista la natura del vizio, esso non era immediatamente percepibile dall’acquirente all’atto della compravendita. Impossibile, quindi, escludere l’operatività della garanzia, poiché tale eventualità, spiegano i giudici, può verificarsi solo quando l’acquirente sia posto nella condizione (e, quindi, abbia l’immediata possibilità, in virtù di una mera ricognizione superficiale del bene compravenduto, o per esserne reso edotto dalla parte venditrice) di conoscere o riconoscere la reale ed esatta entità dei vizi o difetti, condizione, questa, che non si era configurata, nella vicenda in esame, al momento della compravendita, ma che si era venuta a realizzare soltanto successivamente a seguito di appositi approfondimenti tecnici effettuati. (Ordinanza 12606 del 20 aprile 2022 della Corte di Cassazione)

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