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Sottrae il figlio al compagno e lo porta all’estero: la remissione della querela da parte dell’uomo non salva la donna

Inevitabile il processo per sottrazione di minore e trattenimento all’estero. Ciò perché tale reato è procedibile d’ufficio

Sottrae il figlio al compagno e lo porta all’estero: la remissione della querela da parte dell’uomo non salva la donna

Conflittualità familiare portata alle estreme conseguenze: La madre prende il figlio e lo porta via con sé, fuori dall’Italia, verso l’Europa dell’Est, allontanandolo così dal padre. Logico parlare di sottrazione di minore. Inevitabile il processo a carico della donna. Imprevista e a sorpresa, però, arriva la decisione dell’uomo, che ritira la querela nei confronti della compagna. Quest’ultimo dettaglio, però, spiegano i giudici, non può salvare la donna, non può cioè evitarle il procedimento giudiziario. Ciò perché per il reato contestato alla donna, ossia sottrazione di minore e trattenimento all’estero, non vi è necessità di querela, essendo esso procedibile d’ufficio. Tirando le somme, a fronte dell’ipotesi di reato di sottrazione di minore e trattenimento all’estero, non solo è assolutamente irrilevante la proposizione della querela, ma è priva di conseguenze anche la sopravvenuta remissione della querela da parte della persona offesa. (Sentenza 41564 del 15 novembre 2021 della Cassazione)

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