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Compenso a un collega e spese per libri e aggiornamento professionale non bastano per obbligare il professionista al pagamento dell’Irap

Vittoria per un avvocato nel contenzioso col Fisco. Legittima la sua richiesta di ottenere il rimborso dell’imposta già versata

Compenso a un collega e spese per libri e aggiornamento professionale non bastano per obbligare il professionista al pagamento dell’Irap

Il compenso versato da un avvocato ad un collega per una singola causa e le spese da lui sostenute per l’acquisto di libri e di materiale relativo all’aggiornamento professionale non bastano, checché ne dica il Fisco, per attribuirgli una autonoma organizzazione e per pretendere, di conseguenza, il pagamento dell’Irap. Per i giudici tributari è legittima perciò la richiesta avanzata dall’avvocato e mirata all’ottenimento del rimborso dell’Irap già versata. Ciò perché egli ha dimostrato con prove documentali l’assenza delle condizioni per il pagamento dell’Irap. Fondamentale è, chiariscono i giudici, la valutazione delle spese e dei mezzi del professionista. E in questa ottica si deve valutare ed accertare l’autonoma organizzazione, che può essere desunta attraverso indici quali spese rilevanti per beni strumentali, compensi erogati a terzi per lo svolgimento dell’attività, nonché accertare specificamente l’entità e l’incidenza, ai fini reddituali, della condivisione con altri professionisti dello svolgimento di parte dell’attività professionale dello studio, l’impiego non occasionale di lavoro altrui e l’assenza di beni strumentali eccedenti le quantità indispensabili per l’esercizio dell’attività. In questa ottica, quindi, le fatture per spese riguardanti libri e materiale di aggiornamento professionale ed una unica collaborazione professionale sono elementi di prova che fanno ritenere che il professionista si avvalga di un’organizzazione di mezzi e non soltanto dell’attività professionale ricollegabile alla sua persona. In tale caso non vi è applicazione dell’Irap. (Sentenza del 21 febbraio 2022 della Commissione tributaria regionale della Puglia)

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