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Infedele apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione dei redditi: il trasgressore è il responsabile del CAF

Nulla perciò la cartella emessa dalla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate competente in relazione al domicilio del contribuente

Infedele apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione dei redditi: il trasgressore è il responsabile del CAF

Nulla la cartella di pagamento emessa dalla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate competente in relazione al domicilio del contribuente se in realtà, come nella vicenda presa in esame dai giudici, il contenzioso è originato dal comportamento tenuto dal responsabile del CAF e concretizzatosi nella infedele apposizione del visto di conformità su una dichiarazione dei redditi. I giudici precisano che nel caso di iscrizione a ruolo del responsabile del CAF per sanzioni per infedele apposizione del visto di conformità su una dichiarazione dei redditi, l’atto impositivo deve essere emesso dalla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate competente in relazione al domicilio del trasgressore, cioè il responsabile del CAF, e non a quello del contribuente. Accolta l’obiezione proposta proprio dal contribuente e mirata a sostenere la nullità dell’atto impositivo in quanto non emesso dalla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate competente in relazione al domicilio fiscale del trasgressore. (Sentenza del 22 marzo 2022 della Commissione tributaria regionale del Lazio)

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