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Possibile boomerang immobiliare per l’uomo: a rischio l’assegno divorzile per l’ex moglie

Da valutare con attenzione la possibile diminuzione patrimoniale per l’uomo

Possibile boomerang immobiliare per l’uomo: a rischio l’assegno divorzile per l’ex moglie

Va messo in discussione l’assegno divorzile riconosciuto all’ex moglie se quest’ultima vanta una grossa disponibilità patrimoniale, che sfiora i 700.000 euro, e un reddito mensile di 700 euro, mentre l’ex marito rischia una grossa perdita a causa di un’operazione immobiliare ancora da definire in modo certo. Nello specifico della vicenda in esame i giudici pongono in evidenza il fatto che l’uomo ha stipulato un preliminare per la compravendita di un immobile e ha provveduto il pagamento integrale del prezzo, mentre, la società venditrice non ha rispettato il contratto. Evidente, quindi, la corrispondente diminuzione patrimoniale da lui subita, mentre è irrilevante la circostanza che l’uomo abbia cominciato ad abitare nell’immobile oggetto del contratto, così come è irrilevante la circostanza che egli ha la possibilità di intraprendere le iniziative giudiziarie conseguenti all’inadempimento della società venditrice. In sostanza, la diminuzione patrimoniale subita dall’uomo non può essere esclusa, a maggior ragione, poi, perché la società venditrice è fallita. Da rivalutare, quindi, il patrimonio dell’uomo, prima di decidere sull’assegno divorzile all’ex moglie. (Ordinanza 6537 del 28 febbraio 2022 della Cassazione)

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