Decisiva la comunicazione tramite raccomandata effettuata al Comune dal proprietario dell’immobile
Sì allo ‘sconto’ del 50 per cento sull’Imu se la situazione di inagibilità dell’immobile è già nota all’ente impositore. Vittoria piena, almeno per ora, per una contribuente nella battaglia con un Comune. Decisivo, secondo i giudici, il richiamo al rispetto dei principi di collaborazione e buonafede che debbono ispirare il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino. Proprio per questo, l’ente impositore non può pretendere dalla proprietaria dell’immobile la presentazione di una documentazione relativa alle condizioni dei locali di cui esso sia già a conoscenza. Nella vicenda in esame è emerso che il contribuente aveva comunicato in maniera tempestiva l’avvenuto crollo del tetto e del solaio dell’immobile, facendo addirittura ricorso a una raccomandata spedita a fine gennaio del 2005 al Comune che invece è passato all’incasso per l’Imu relativa al 2013. Rispetto a quella situazione il contribuente ha sostenuto che lo stato dell’immobile non ha subito alcuna ulteriore variazione – in meglio – e il Comune non ha opposto in realtà alcun rilievo contrario (Sentenza 5788 del 15 dicembre 2021 della Commissione tributaria regionale del Lazio)